Attivamente
- FORUM DI CARDITELLO – Buone pratiche per la Campania Felix.
- QUALIANO NON ABBANDONA NESSUNO
- SERVIZIO CIVILE MAGAZINE – Terzo Settore, a Qualiano un dibattito sulle politiche giovanili e sul ruolo dei forum dei giovani
- IL MERIDIANO NEWS – Qualiano, “Giovani e partecipazione: dibattito sulle opportunità e le politiche giovanili”
- ISTITUZIONI 24 – Terzo settore, convegno “Giovani e partecipazione: dibattito sulle opportunità e le politiche giovanili regionali, nazionali ed europee e sul ruolo dei forum dei giovani”
Attivamente
La migliore scuola nella quale si possa apprendere che l’universo è dotato di senso è la pratica diretta con la natura.
(Karl Lorenz )
Il progetto riguarda la realizzazione di un giardino verde multifunzionale finalizzato alla attività di ortoterapia a supporto di persone con disabilità mentale.
La superficie disponibile, limitata a circa 500 mq è il grande terrazzo attorno al quale si estende l’intero fabbricato dell’istituto ed è planimetricamente una superficie rettangolare sopraelevata.
Per l’attività orticolturale è necessario quindi l’utilizzazione di grandi cassoni sopraelevati.
Lo stesso Istituto si sta già rifornendo di 30 cassoni che saranno collocati nell’area individuata.
Motivazione e Obiettivi
In un’area individuata saranno allestite aiuolo sopraelevate che ospiteranno le piante che comporranno un giardino sensoriale.
Il giardino sensoriale è progettato per stimolare tutti i 5 sensi Esso sarà un luogo, capace di migliorare il benessere psico-fisico attraverso le grandi doti rilassanti delle piante e del loro contatto insieme allo stimolo dei sensi che nel giardino diventeranno i protagonisti assoluti che consentiranno alle persone con disagio di scoprire il mondo della natura diventando parte integrante di essa. Per sviluppare queste attitudini vengono perciò disposte coltivazioni all’interno delle aiuole sopraelevate in modo da costruire veri e propri percorsi dove colori, profumi, suoni e gusti si sposano perfettamente.
Benefici Attesi
L’Ortoterapia si è dimostrata un metodo terapeutico e riabilitativo che apporta numerosi benefici dal punto di vista fisico, sociale e psicologico alla persona con disabilità, non solo a livello individuale ma anche relazionale. I benefici interessano diverse aree:
la Sfera Fisica. Seminare, dedicarsi alla cura delle piante e raccogliere frutti sono attività che stimolano il movimento, la coordinazione occhio- mano e aiutano nel dosaggio della forza; in tal modo la persona con disabilità ha maggiore opportunità di poter sviluppare e migliorare la propria motricità nel compiere l’attività ;
- la Sfera Cognitiva. Il dover ricordare il nome di alcune piante, imparare nozioni sulla semina o l’utilizzo di strumenti di lavoro manuale aumentano la capacità di apprendimento oltre a stimolare la memoria, la concentrazione, l’attenzione, la capacità di svolgere un compito nella giusta sequenza e le capacità logiche;
- la Sfera Emotiva. Il contatto con la terra e con la natura riducono lo stress, i comportamenti aggressivi, l’affaticamento mentale oltre che combattere la depressione.
- La Sfera Affettiva: il verde e l’aria aperta infondono un senso di rilassamento e di quiete portando ad una riduzione dell’ansia. Inoltre, stabilendo un contatto con la terra e la
- natura in uno spazio verde, vi è un rafforzamento dell’autostima e della fiducia poiché dal suo impegno nel far crescere una pianta o coltivare un terreno trae successivamente soddisfazione nel vedere i risultati delle sue azioni (ortaggi o frutti nati);
- la Socializzazione. Spesso le persone disabili provano solitudine e isolamento; possono soffrire di depressione, bassa autostima e scarsa fiducia in sé stessi soprattutto quando vivono in un ambiente limitato come un istituto. La coltivazione della terra stimola le capacità affettive (il paziente si prende cura delle piante), aiuta a migliorare l’autonomia e facilita la socializzazione e le relazioni sociali. Inoltre il gruppo stimola un senso di responsabilità dovuto sia all’importanza del prendersi cura di un altro organismo vivente sia al dover raggiungere un fine comune toccando con mano, insieme al gruppo, il risultato del loro lavoro;
- la Percezione di se stessi. La conoscenza di nozioni legate al mondo della natura e le abilità apprese nel corso delle attività di ortoterapia, portano la persona disabile a riconoscere le proprie capacità e a sviluppare o rafforzare una percezione positiva di se stesso come persona capace; ritrova dunque le abilità e le competenze che la portano ad allontanare l’idea di se stessa come persona portatrice unicamente di un deficit.
Finalità
Il progetto dunque può essere considerato uno strumento riabilitativo in grado di migliorare il benessere psicofisico e, grazie al contatto diretto con la natura, dar voce alla persona aiutandola a “combattere” la disabilità nelle sue più svariate forme, dalle più lievi alle più invalidanti.
Prendersi cura di organismi vivi, possibilmente in gruppo, stimola il senso di responsabilità e la socializzazione. A livello fisico, sollecita l’attività motoria, migliora il tono generale dell’organismo e dell’umore, attenua stress e ansia. Tra gli obiettivi rientra l’acquisizione di abilità, autonomia e competenze, la stimolazione allo sviluppo delle capacità di interazione e partecipazione, il recupero e la valorizzazione delle parti sane dell’individuo.
Ogni progetto riabilitativo nasce dall’esigenza di portare il soggetto a rendersi il più autonomo possibile, a rafforzarne l’autostima per aiutarlo a riconquistare un ruolo attivo nella vita e favorirne l’inserimento in un gruppo. Attraverso il contatto con la terra, si sperimenta un modo unico e semplice di mantenersi in forma, di tornare a prendere confidenza con se stessi, di rimettersi in gioco e di raggiungere risultati che apportano positività e benessere. Far crescere una pianta, seguirla ,curarla innesca nel paziente senso di orgoglio e soddisfazione, contribuisce a sviluppare senso di responsabilità, stimola capacità cognitive e muscolari. Abbellire un giardino, aiuta a sollecitare creatività ed immaginazione, rafforzando così fiducia e autostima e potenziando i rapporti con gli altri.
Attività dei Volontari Coinvolti
L’attività principale prevista all’interno del progetto è legata all’intero percorso di riconoscimento delle piante, assegnazione della pianta per ogni ospite , messa a dimora, cura ecc
L’Individuazione dell’attività in una zona idonea per lo svolgimento dell’attività sarà organizzata e discussa in Equipe. La stessa avrà il compito di pianificare le attività (studio, ubicazione, superficie da coltivare, scelta delle piante e delle attrezzature da utilizzare).
L’equipe si riunirà periodicamente, a cadenza bimestrale, per monitorare le attività di coltivazione e manutenzione.
Chi siamo
Carena è un’Associazione di Promozione Sociale no profit che persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
C.F. 95278100631
Iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale della Campania con decreto n. 755 del 26/07/2021
contatti
- Via G. Mameli, 54 - 80019 Qualiano(NA)
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